domenica 12 ottobre 2014

1 + 1= 3 parte la petizione per la fusione Policoro - Scanzano Jonico

di Gabriele Elia
 POLICORO – Il comitato promotore per la fusione dei Comuni di Policoro e Scanzano Jonico ha preparato la road map delle prossime iniziative da mettere in cantiere per raggiungere l’obiettivo di una città metropolitana tra le due municipalità confinanti tra loro. L’undici ottobre presso l’Oro hotel di via Lido in Policoro, ore 18:00, sono state coinvolte le associazioni di categoria che diranno la loro: favorevoli o contrari all’iniziativa. Il 24/25 ottobre due appuntamenti aperti al pubblico: il primo a Policoro, location Padre Minozzi, e il secondo a Scanzano, probabilmente al Palazzaccio, entrambi intorno alle 18:30. In questi giorni il comitato composto da vari ex amministratori dei due Enti locali, tra cui Antonio Di Sanza, Nicola Lopatriello, Otello Marsano, Mario Altieri, Antonio Gallitelli e cittadini di entrambi i Municipi, ha predisposto la modulistica per la raccolta firme. Si tratta di una petizione che sarà presentata poi alle attuali Amministrazioni di entrambi i Comuni, per quel di Policoro la maggioranza è di centro destra per Scanzano di centro sinistra, i quali potranno a loro volta scegliere: di deliberare la fusione o indire un referendum consultivo per far esprimere le popolazioni interessate. Dopo questo passaggio, se favorevole, toccherà alla Regione Basilicata prendere atto della volontà di entrambe le comunità e indire a sua volta un unico referendum che poi porterà, se prevarranno i si, alla nascita di un Comune ex novo. I promotori sono fiduciosi sul raggiungimento dell’obiettivo, prefissato in tre/quattro anni, poiché tanti sarebbero i benefici per entrambi gli enti territoriali accomunati da una storia simile: sono entrambi ex feudi di Montalbano Jonico, hanno le stesse radici storiche antiche legate alla Magna Grecia e recenti alla Riforma Fondiaria oltre alla stessa morfologia territoriale, prima fra tutte il mare. A queste motivazioni geografiche e storiche si aggiungono altri fattori di non secondaria importanza: tagli ai costi della politica con un solo sindaco, una sola Giunta e un solo Consiglio comunale, un dirigente per ogni settore, lo svincolo dal Patto di stabilità, la possibilità di beneficiare di soldi regionali per le fusioni di Amministrazioni comunali e maggiori trasferimenti statali, anch’essi previsti per la nascita di nuovi Comuni per un totale stimato di 2 milioni di euro in più, oltre alla possibilità di riprogrammare lo sviluppo del territorio partendo proprio dalla risorsa turismo. Nel recente passato ci sono state iniziative simili che hanno trovato in maniera trasversale il consenso sia dei partiti/movimenti che degli stessi cittadini, e dunque su questa scia il comitato promotore conta di trovare lo stesso entusiasmo anche tra i cittadini di entrambi i paesi per dare più peso, non solo in termini di abitanti ma anche in termini politici, ad un territorio, quello Metapontino, stretto tra l’incudine del capoluogo Potenza e il martello di Matera.