lunedì 13 gennaio 2014

Policoro si stringe intorno alla famiglia di Antonella. Chiediamo con forza verità e giustizia

Lasciamo ai bambini la Libertà di sbagliare .Ciò che per noi adulti è un
Antonella Favale
fallimento per loro è un tentativo
. Questa sono  le ultime parole pubblicate da Antonella Favale su FB il 10 gennaio , poche ore prima che quel maledetto crollo di Matera la portasse con se , strapandola all’affetto dei suoi cari.   Antonella lavorava presso il centro diurno per Disabili Mentali di Matera , ragazza che svolgeva tale attività con passione amore  e sempre con un sorriso sul quel viso solare , che esprimeva tanta umanità.  Era di Policoro , dove tornava spesso ed in questa città condivideva le sue amicizie di sempre , una ragione in più perche ci sentiamo ancora di più coinvolti in questa assurda tragedia. Per noi era una amica , che ci aveva espresso apprezzamento per il lavoro che svolgevamo e ci confessava che su questo blog attingeva le notizie dei fatti di Policoro , un modo per non staccare il cordone ombelicale della quotidianità che la legava con la sua città    
La camera ardente è stata allestita presso la mediateca provinciale di Matera , chiediamo all’amministrazione di partecipare ai funerali con in forma solenne e ufficiale con il gonfalone . Un segno di vicinanza di Policoro ai familiari e per dire che la città chiede a voce alta giustizia è verità in onore di Antonella , per onorare questa morte assurda.

Intanto la procura di matera ha aperto un fascicolo   per accertare le cause e le responsabilità del crollo della palazzina di tre piani in vico Piave che ha interessato anche una porzione dell'immobile limitrofo , con l’ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti . Antonella Favale, viveva nel primo stabile mentre l'ingegnere comunale Nicola Oreste ferito gravemente risiede nella palazzina adiacente. Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Matera e dall'Aliquota operativa della Compagnia di Matera, sotto il coordinamento del pm Annunziata Cazzetta .Un perito incaricato dalla Procura, l'ingegnere strutturista Michele Colella, ha effettuato ieri, insieme ai tecnici del Comune, a Vigili del Fuoco e Carabinieri, un sopralluogo sul luogo del crollo della palazzina. Secondo quanto si è appreso, la Procura ha anche acquisito tutti i documenti di enti e organismi tecnici e di controllo che in questi mesi hanno fatto sopralluoghi nell'edificio..
Sotto la lente di ingrandimento ci sono soprattutto i lavori di ristrutturazione in corso al piano terra della prima palazzina, per realizzare una pizzeria. La tabella dei lavori, sequestrata dai carabinieri, indica la tipologia della ristrutturazione. Il Comune, però, con una nota ufficiale, ha chiarito che «non era stato autorizzato alcun lavoro nell'immobile crollato». I condomini della palazzina erano molto preoccupati ed avevano già segnalato crepe e lesioni molto vistose. Infatti il 15 dicembre vi era stato un sopralluogo e sembrerebbe che non furono accertati danni tali da far temere il peggio , quindi lo sgombero dello stabile ma furono prescritte dei lavori di consolidamento da effettuare. Su questo ed altro si aspettano le decisioni della magistratura.