V.Petrocelli M.Liuzzi |
Il primo passo che i nuovi
cittadini dei grillini Lucani eletti in parlamento e al senato dovrebbe essere
quello di proporre una iniziativa legislativa chiamata "Io non autorizzo altre trivellazioni
nella mia terra". Noi come movimento no triv dovremmo riprendere l’iniziativa
politica per "Fermare le nuove
trivellazioni (ci bastano $8 milioni al giorno per sviluppare l'economia in
Basilicata)" chiedendo la "Rinegoziare le royalties al 50 % "Le
royalties sono una forma di 'compensazione ambientale' pagata per i danni
causati dalle estrazioni. Se è vero che il sottosuolo appartiene allo Stato, i
macchinari vanno sul suolo lucano e i danni delle estrazioni li subiscono
i lucani. Perciò quelle royalties sono un nostro Diritto". La Basilicata,
viene sottolineato, ha i giacimenti petroliferi più grandi d'Europa su
terraferma. Da 15 anni estraggono 80mila barili di petrolio al giorno dalla Val
d'Agri, "sottraendo dal territorio $240 milioni al mese e pagando alla Basilicata
le royalties più basse al mondo". E via con un dardo ben mirato: "Ora
i politici 'hanno deciso' di aumentare le estrazioni a 200mila barili al
giorno, trivellando ovunque nella Basilicata, anche nel mare". Sono una
quarantina i siti d'estrazione nel potentino e nel materano, nonchè nello Jonio
prospiciente il litorale calabro-lucano. Ecco perché noi e i comuni a partire da ottobre ci siamo mobilitati con
petizioni popolare e manifestazioni ed iniziative di opposizioni alle richieste
di via al ministero dello sviluppo economico, opposizione che anche i comuni
del Metapontino e calabresi hanno fatto , ogi bisogna riprendere partendo dal
basso e potendo contare anche su un gruppo parlamentare (cinquestelle)
sensibile a questo tema per una iniziativa che dica "Stop alle nuove trivellazioni, Sì
all'aumento delle royalties al 50 per cento".
La Basilicata riceve per il suo petrolio il 7,
più il 3 per cento derivante da un provvidenziale (s)memorandum. A differenza
di Libia e Indonesia con l'85 per cento, Russia e Norvegia l'80, Alaska 60 e
Canada 50. Noi cin chiediamo perché
"si vende il petrolio lucano al prezzo più basso del mondo".Una delle
ragioni e che la classe politica di Ieri a cominciare da Filippo Bubbico il
primo a sottoscrivere un accordo capestro tutto a vantaggio delle multinazionali
sono stati i peggiori negoziatori al mondo per il popolo
lucano e i migliori per le compagnie petrolifere. Si sa nel sottosuolo ci sono petrol-alchimie sconosciute
ai più? Eppoi ci si domanda come mai "La Basilicata ha l'incidenza
di tumori più alta in Italia. Nemmeno nelle regioni del Nord, che sono piene di
fabbriche, c'è un'incidenza simile". Noi ci auguriamo che questo vento di
cambiamento , il Tusmani grillino sia la voce di queste istanze senza se e senza
ma